Che cos’è la finta malattia

Un dipendente che non sta bene, invia in ufficio al lavoro un regolare certificato medico del suo dottore. È sufficiente rispettare le fasce orarie e restare in casa per percepire comunque parte dello stipendio. È possibile farlo e la legge lo prevede.

Si parla di finta malattia nel momento in cui un dipendente invia il regolare certificato ma poi non sta a casa sua, come previsto dalla normativa. I dipendenti in finta malattia escono, vanno in giro, svolgono una seconda professione, allungano le vacanze con le ferie e via così. A passare per eseguire dei controlli sulla presenza o meno dei dipendenti a casa in malattia, dovrebbe essere il medico del lavoro che però spesso non riesce a fare tutti i controlli perché è pieno di lavoro. Va a finire che moltissimi sono liberi di mettere in pratica questi comportamenti.

Come scoprirla

Ci sono metodi piuttosto facili per scoprire un dipendente in finta malattia. Più l’azienda è grande e ha tanti dipendenti, più sarà difficile farlo però. È necessario tenere sotto controllo le richieste di ferie e di malattia. È sospettabile che invia il certificato medico dopo aver preso ferie, infatti, è un metodo classico per allungare le vacanze e ritardare il rientro al lavoro. Anche dopo i periodi di chiusura per festività, i dipendenti disonesti che spesso sono in finta malattia inviano il certificato. Anche dopo o prima del weekend, i dipendenti poco onesti invaino il certificato per lavorare il meno possibile.

Solo il datore di lavoro può richiede un accertamento per un dipendente che troppo spesso è a casa malato. Se le denunce cadono nel dimenticatoio, meglio affidarsi a un investigatore privato Milano che sa come fare. Lo stesso possono fare gli altri dipendenti tufi di doversi sobbarcare lavoro extra di chi sta a casa o in vacanza. Loro non possono rivolgersi al medico del lavoro, ma solo farlo presente al datore di lavoro e quindi meglio esser muniti di prove più sostanziali come quelle raccolte da un investigatore privato Milano.